Diciamolo chiaramente, l’azienda Coreana che sviluppa il software di Virtual Fashion Design, ad ogni release di Clo ci sollecita con aggiornamenti sempre importanti. Difficile stare al passo! E' sempre stimolante lavorare con questo software - sempre in evoluzione - e scoprirne le nuove funzionalità che inevitabilmente aprono nuovi scenari e permettono di migliorare la qualità del nostro lavoro.
L'ultima versione Clo, la v. 6 propone appunto molte novità che mantengono le classiche e già collaudate funzioni di base, aggiungendo, al contempo notevoli miglioramenti ed implementazioni da zero. L'argomento sul quale si sono concentrati gli sviluppatori è stato quello dei materiali:
- È stato aggiunto il comando Add Print (Aggiungi stampa al tessuto)
- È stato inserito un editor interno per le texture (il Texture Editor)
- Sono state integrate le tecnologie delle 3D texture di Substance, grazie alla collaborazione con Adobe.
L’Object Browser e l’Add Print di Clo 6
A fianco del materiale inserito nell'Object browser è comparsa un'icona (sulla destra) che attiva il comando Add Print. Cliccandoci sopra compare una sorta di sottolivello che permette di inserire, così come suggerisce il nome del comando, una stampa. A primo acchito non sembra una notizia degna di nota ma quello l’interessante è che questo sotto-livello è indipendente dal materiale principale e ad esso possiamo dare proprietà visive differenti. Ciò significa che possiamo si riprodurre fantastiche stampe inserendo immagini ad hoc ma non solo! Cambiando la tipologia di materiale (menù a tendina TYPE), possiamo riprodurre quei tessuti dalle lavorazioni complesse come devorè, broccato, ecc.
Il Texture Editor di Clo 6
Sia il materiale principale, sia il "sottolivello" add print, così come tutte le mappe (normal e displacement) possono essere rielaborate grazie al Texture Editor la seconda bella novità di Clo6.
Cliccando sulla relativa icona rintracciabile nel property editor, la finestra di disegno pattern 2D lascia il posto al pannello denominato, evidentemente, Texture Editor e ciò che vediamo è un'anteprima dell'immagine texture di partenza. A questa possiamo aggiungere dei file immagine (i formati compatibili sono moltissimi!) come fossero comuni layer dei programmi di grafica (Photoshop o Illustrator e simili). Componendo i layer, cambiandone le impostazioni di opacità e l'ordine di visualizzazione si creano nuove fantasie.
Terminata l'elaborazione, si salvano le modifiche apportate e quello che si ottiene è un'unica immagine utilizzabile anche in altri software. È comunque possibile modificare nuovamente l'immagine aprendo nuovamente il pannello Texture Editor.
I materiali Adobe Substance
Nella libreria di Clo è presente una nuova cartella Materials nella quale è contenuta una sotto-cartella denominata Substance. Qui sono raccolti alcune esempi di materiali con texture elaborate con il software di Adobe. Sono materiali complessi che, se analizzati attraverso il Property Editor, presentano parametri diversi rispetto ai materiali generalmente utilizzati in Clo.
E’ possibile importare ed utilizzare nel file di progetto questa tipologia di materiali, scaricandoli dal sito https://source.substance3d.com/ (previa registrazione) o, se si ha dimestichezza con questo software, creare ed importare materiali in formato .sbsar.
I nuovi materiali di Clo 6 aprono infinite possibilità ai Virtual Fashion Designer più innovativi. Permettono loro di elaborare o riprodurre materiali e lavorazioni complessi. Consentono un ulteriore, ampio passo in avanti verso la resa sempre più realistica delle loro creazioni. Di tutto questo e di molto altro facciamo oggetto dei nostri corsi Clo.