Come ottenere il massimo da Revit per il MEP Design

Siamo tra i pochissimi in Italia a fornire il know how su queste applicazioni, alle aziende italiane ed estere che si occupano di impianti e agli ingegneri professionisti che si occupano di dimensionamento e di progettazione conto terzi.

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Per questo la nostra attenzione è massima nei confronti degli aggiornamenti che Autodesk, periodicamente, rende disponibili nella collection di prodotti per l’AEC e per il BIM in generale. Soprattutto se si tratta di miglioramenti indicatori di una nuova direzione che si sta delineando. Con Revit MEP 2018.2, infatti, sta cominciando a manifestarsi l’integrazione tra il mondo AutoCAD P&ID e Plant 3D da una parte e la suite Revit dall’altra.

In questa versione, infatti, è stato introdotto il cosiddetto P&ID Modeler for Revit. Si tratta di un modulo che permette di creare modelli Revit MEP da uno schema di processo prodotto con AutoCAD P&ID. Revit ha la possibilità di recuperare le informazioni di sistema e dimensioni dal disegno schematico, in modo semi-automantico.

Andrea Ducoli, ingegnere e Official instructor per Revit MEP e Josè Caretti, Official Trainer per AutoCAD P&ID e Plant 3D sono solidali nel riconoscere che si va verso una integrazione sempre più stretta tra le due piattaforme che porterà i vantaggi della progettazione parametrica e BIM anche a chi si occupa di Large Site Plant Design, come – ad esempio – i nostri clienti Ferrovie Federali Svizzere, o Imerys, o Anaergia, o ancora Kiian Digital e molti, molti altri.
Si potrà così garantire la consistenza dei dati tra lo schematico e il modello BIM. In altre parole, si otterrà il massimo dei due ambienti.

Se volete conoscere nel dettaglio come funziona l’integrazione e, più in generale, come si attua la progettazione BIM per gli impianti, scriveteci oppure consultate il nostro catalogo corsi.